REPORT CORSO ACCESSI VASCOLARI IN AREA CRITICA

Aniarti, associazione nazionale infermieri di area critica, con la collaborazione dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Livorno lo scorso 30 ottobre ha organizzato un corso di aggiornamento professionale in una bellissima location nel cuore di Livorno.

Il tema del giorno era rappresentato dagli accessi vascolari, dispositivi presenti in almeno il 95% di tutti i pazienti ospedalizzati.

La presentazione di rito della giornata formativa è stata a cura del Presidente O.P.I. Livorno, dottor Taddeucci Lorenzo, il quale, dopo aver ringraziato Aniarti e i partecipanti, ha sottolineato l’importanza della formazione, nel rispetto delle evidenze, vero faro e guida dell’operare quotidiano.

La sessione didattica è stata aperta dal rappresentante di macro area centro, dott. Di Risio Alessandro che, nel presentare il corso, ha ricordato ai presenti che Aniarti, una delle società scientifiche più longeve sul panorama sanitario italiano (prossima al compimento del quarantesimo anno di vita) si occupa da sempre di formazione continua evidence-based cercando di unire tutte le regioni italiane nell’ottica del miglioramento continuo della professione infermieristica nel rispetto della cura del paziente.

I lavori sono stati aperti dalla dottoressa Pinto Floriana, referente locale Aniarti Niguarda Milano, la quale ha dedicato il suo intervento alla classificazione ed alla gestione degli accessi vascolari, ribadendo l’importanza della competenza, inteso come valore da utilizzare a ciclo continuo. Per fare ciò è determinante affidarsi alle evidenze, alle società scientifiche, così da rispettare i bundle per la gestione dei cateteri e la prevenzione delle infezioni, aspetto quest’ultimo che genera molta sofferenza per l’utente, per cui sarebbe opportuno e doveroso evitare tutto ciò, anche grazie al contributo della leadership clinica, fattore trainante per migliorare la qualità di cura.

Gli aspetti riguardanti l’indicazione all’impianto e le potenziali complicanze sono state approfondite dal dott. Di Risio Alessandro, secondo il quale grazie ad un approccio proattivo nell’ottica della salvaguardia del patrimonio vascolare (valutazione del circolo venoso, compliance dell’utente, tipologia dei farmaci da infondere, setting assistenziale) si è in grado di prevenire le complicanze e, soprattutto, garantire comfort e collaborazione da parte dell’utente e dei suoi familiari. E, a proposito di valutazione del patrimonio venoso, la vera innovazione degli ultimi anni è rappresentata dalla possibilità per gli infermieri di utilizzare l’ecografia come strumento di valutazione a scopo assistenziale e non certo a scopo diagnostico.

Proseguendo la sessione formativa, si è scesi nei dettagli tecnico-operativi; infatti, la tecnica di posizionamento dei PICC e Midline è stata illustrata da Claudia Mengoni, infermiera presso il blocco operatorio di Civitanova Marche. Anche la dottoressa Mengoni ha ribadito l’importanza delle evidenze abbinate a competenze avanzate, unite in un legame funzionale a garantire la sicurezza delle cure.

La seconda sessione dell’evento formativo residenziale è stata aperta dal dottor Fialdini Luca, referente locale Aniarti Toscana e anche Presidente OPI di Massa Carrara che nel ringraziare Aniarti per la costante presenza sul territorio, ha rinnovato l’esigenza di creare un legame sempre più sinergico tra OPI e società scientifiche. Da qui la necessità di portare avanti la Professione Infermieristica nell’ottica del riconoscimento delle competenze avanzate oggi necessarie per far fronte alle sempre più esigenze specifiche della popolazione.

L’accesso intraosseo è stato esposto ed illustrato dal dottor Antonio Di Paola, referente locale Marche Aniarti in forza presso Pronto soccorso di Civitanova Marche. Durante il suo intervento ha ripercorso la storia dell’accesso intraosseo arrivando poi ad elencare le indicazioni, l’utilizzo e la gestione di tale via di somministrazione. Un ottimo indicatore per utilizzare tale modalità è rappresentato dal contesto in cui si opera (emergenza extra ospedaliera, condizioni impervie, paziente in posizione scomoda per un accesso vascolare) e soprattutto dalla alta tollerabilità da parte del paziente: basti pensare che la puntura intraossea ha una media soglia del dolore paria 2-2,5 della scala VAS, al pari di un accesso venoso periferico.

L’ultimo intervento è stato affidato al dottor Stornelli Muzio, dirigente infermieristico ed infermiere legale-forense. Nella sua relazione il dottor Stornelli ha ribadito, così come era stato fatto in precedenza, l’importanza di seguire le linee guida (così come recita la legge 24/2017), e le principali raccomandazioni in esse contenute. Tuttavia, prendendo a riferimento alcune sentenze, in particolare della Corte di Cassazione, è stato affermato che non sempre devono essere rispettate pedissequamente tali raccomandazioni, visto che in alcuni contesti l’esercente una professione sanitaria, dotato di autonomia decisionale e discrezionalità, è autorizzato ad utilizzare un approccio diverso, purché risulti funzionale al raggiungimento dell’obiettivo finale.

La conclusione dei lavori è stata affidata al dottor Taddeucci Lorenzo (Presidente O.P.I. Livorno) il quale, nel ringraziare tutti i presenti si è auspicato di continuare ad alimentare la sinergia OPI-Aniarti al fine di elevare la cultura infermieristica attraverso il perfezionamento delle competenze avanzate.

 

Firmato: OPI Livorno – Di Risio Alessandro rappresentante di macro area centro

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